PREMESSA SULLE MALATTIE EREDITARIE DEL SIBERIAN HUSKY
Ci sono quelli che cercano su Internet l’affare e quelli (ormai pochi purtroppo) che ricercano tra gli allevamenti le linee che più preferisce.
Si, ci sono linee diverse, perché è vero che lo standard è uno solo, ma ogni allevatore segue (o dovrebbe seguire) una sua linea di allevamento tanto da dare a tutti o quasi tutti i soggetti da lui allevati una impronta comune: l’impronta di allevamento!
Essere dei selezionatori non vuol dire avere 10 box in giardino e mettervi dentro i cani o prendere due cani di sesso opposto e farli accoppiare, assolutamente NO, un’ottima selezione costa studio, fatica, sacrifici, molto denaro e non ammette ignoranza o cani del momento ma impone decisioni difficili e ideologie ben definite da seguire.
La selezione è la BASE del buon allevamento e lo scopo di ciò è il continuo miglioramento delle proprie linee genetiche facendo così, automaticamente, il miglioramento della razza. La vera selezione impone costantemente soggetti corretti, tipici e SANI con caratteristiche morfo-caratteriali uniformi il più possibili. Fortunatamente anche se pochi, ci sono degli allevamenti di alta qualità in ogni razza dove selezione e amore è alla base di tutto, ma capisco che trovarli è davvero difficilissimo.
Io mi amo definire un’ allevamento AMATORIALE perché come la parola stessa lo dice “AMA” i propri cani e quando si ama qualcuno si pensa solo a dargli il meglio, la loro salute mi preme prima di ogni altra cosa al mondo e anche se in Italia (non essendoci i controlli obbligatori per le principali malattie ereditarie) MOLTI non si preoccupano di fare i controlli adeguati ai propri cani e se nascono o vendono cuccioli MALATI per loro è irrilevante, per chi acquista invece, dovrebbe essere la prima regola fondamentale da pretendere e chiedere SEMPRE, anche perchè questo tipo di malattie che sono solo “EREDITARIE” si sviluppano dopo il primo anno del cane e l’allevatore è ben coperto a non risarcire il cliente, è per questo che molto spesso si trovano sempre più ad un anno cani displasici o non vedenti (Premetto che un’operazione di cataratta costa ben 2000 euro a occhio dato che questa malattia viene ad entrambi gli occhi, per non parlare poi dell’ intervento alle anche per la displasia..a meno che non si voglia avere un cane non vedente o che non cammina per tutta la loro vita!)
Un’altro punto da sottolineare è come si fanno questi controlli, dovete sapere che un veterinario è come un nostro medico di base quindi non avrà né la competenza né gli STRUMENTI adatti per individuare queste malattie ereditarie (premetto che un buon veterinario lo sa e non dovrebbe mai lasciare certificati idonei alla riproduzione e che esclude malattie ereditarie non avendo fatto i controlli con gli appositi strumenti), quindi bisogna sempre vedere (nel certificato) o chiedere se i controlli sono stati fatti da un VETERINARIO SPECIALIZZATO (nel nostro caso “veterinario oculistico” e “veterinario ortopedico”) che con gli appositi strumenti (lastre ecc.. nel caso dell’ortopedia e nel caso oculistico foto della cornea ecc..) rilasciano un certificato con dettagliato tutti i controlli fatti e tutti i risultati ottenuti con TIMBRO e FIRMA del medico possibilmente RICONOSCIUTO ENCI-FCA!
Solo in questo modo sapremo che il nostro cucciolo ha i genitori esenti da MALATTIE EREDITARIE e quindi SANI!
LE MALATTIE OCULARI
L’esame consiste nella valutazione dei riflessi oculari e delle reazioni visive dell’animale, eseguendo test con luce focalizzata. Per tale determinazione il soggetto non deve essere trattato con farmaci precedentemente.
Dopodiché si esegue un esame con biomicroscopio (ingrandimenti di circa 10-16 volte) sul segmento anteriore e sulla lente, senza l’uso di sostanze midriatiche (che dilatino la pupilla). Con tale esame si riesce a riconoscere la presenza di eventuali disordini palpebrali e/o ciliari, di alterazioni della trasparenza della cornea (distrofie corneali in particolare) o di presenza di aree di cataratta. Per una valutazione più corretta e completa della lente è però necessario provvedere all’instillazione di alcune gocce di midriatico nell’occhio. Nel giro di 20 minuti la pupilla viene dilatata farmacologicamente e si può quindi effettuare una precisa valutazione della lente per la presenza di aree più o meno diffuse di opacità (cataratta) e si può eseguire un esame completo del fondo oculare (retina) per la diagnosi di eventuali difetti ereditari della stessa. Per tali esami pertanto non si devono eseguire particolari trattamenti al cane. La dilatazione pupillare non dà particolari problemi e perdura per 3-4 ore al massimo. E’ molto importante disporre di un ambiente oscurabile e di un assistente che tenga immobile l’animale.
DISTROFIA CORNEALE
Per distrofia corneale si intende un’opacità della cornea, di natura non infiammatoria, rappresentata da depositi di materiale lipidico nello spessore della cornea stessa. Rappresenta una malattia rilevante nel Siberian Husky ove può assumere varie forme più o meno gravi. Si presenta come un alone bianco/marrone con forma di anello o di opacità centrale. Può provocare nei gradi più gravi anche difficoltà visive. Purtroppo non esistono terapie. Si consiglia di non riprodurre i soggetti malati.
CATARATTA
Per cataratta si intende qualsiasi opacità della lente che alteri la rifrazione del fascio luminoso sulle strutture retiniche. Nelle razze nordiche di solito interessa la porzione più posteriore ed è più frequente nei soggetti di giovane età. Tale cataratta può essere evolutiva fino a dare opacità completa della lente e disturbi visivi seri. Non esistono terapie farmacologiche efficaci. La terapia chirurgica è l’unica terapia in grado di riconsentire la funzionalità visiva all’animale, ma tutti i pro ed i contro di una tale scelta vanno discussi chiaramente con il medico veterinario.
GLAUCOMA
Le razze nordiche più conosciute hanno la predisposizione a sviluppare un glaucoma di tipo ereditario. Il glaucoma è una malattia dell’occhio che porta all’aumento della pressione intraoculare con perdita di funzione visiva. Tutte le terapie sono purtroppo inefficaci nel lungo termine a mantenere la vista all’animale colpito. Nel glaucoma a predisposizione ereditaria, il difetto anatomico che favorisce lo sviluppo del glaucoma è presente fin dalla nascita. Si tratta di un alterato sviluppo di un particolare settore anatomico dell’occhio, compreso fra la base dell’iride e la giunzione corneo sclerale. Tale struttura anatomica è l’angolo iridosclerocorneale o angolo camerulare. Uno sviluppo alterato viene denominato “goniodisgenesi”. Il controllo di quest’angolo è possibile attraverso alcune lenti angolari speciali che si applicano sulla cornea con l’aiuto di gel specifici.
PRA
L’atrofia progressiva della retina (PRA) è una malattia che colpisce lentamente e progressivamente i fotorecettori retinici, cellule specializzate per la visione. Questa atrofia avviene più o meno lentamente ed è purtroppo inesorabile, destinando i soggetti colpiti alla cecità. Si manifesta in più forme e ad età differenti nelle varie razze.La cecità diurna (nictalopia) e la cecità notturna (emeralopia) sono sue sottodivisioni. Una diagnosi precoce ed un’attenta selezione con particolare riguardo è l’unica attuale garanzia.
MALATTIE ORTOPEDICHE
DISPLASIA ANCA
La displasia dell’anca del cane è una malattia ad eziologia multifattoriale, nella quale fattori genetici predisponesti associati a fattori ambientali determinano l’insorgenza di un processo di rimodellamento e di successiva degenerazione articolare.
Consiste in una incongruenza delle superfici articolari (la testa del femore e l’acetabolo, cavità dell’anca che deve accogliere la testa del femore), per cui si instaura una lassità articolare, responsabile dei segni clinici della malattia, fin dall’età precoce (dolore, zoppia, microfratture ed artrosi…).
E’ oramai noto che si tratti di una malattia su base genetica, ma che riconosce anche numerosi altri fattori, come la rapida crescita scheletrica non accompagnata da una adeguata massa muscolare, l’alimentazione , l’esercizio fisico, eventuali traumi.
La diagnosi si basa sui dati anamnestici, sulla visita ortopedica e su studi radiografici. Essendo una patologia molto diffusa, progressiva e spesso dolorosa, è bene che tutti i soggetti di taglia medio-grande o gigante vengano sottoposti a controlli radiografici precoci, per evidenziare la patologia articolare al suo esordio ed intervenire dove necessario.
Le radiografie vanno fatte in anestesia generale, perché sono necessari dei posizionamenti particolari dell’articolazione.
Il trattamento verrà scelto in base al grado di displasia e all’età del paziente. Accanto alla terapia ambientale e nutrizionale, si può effettuare anche una chirurgia correttiva.
DISPLASIA DEL GOMITO
Con questo termine, si comprendono numerose alterazioni dello sviluppo dell’articolazione del gomito, che conducono a manifestazioni intensamente dolorose e zoppie di vario grado
Analogamente a quanto detto per quella dell’anca, la displasia del gomito è una patologia dell’articolazione, con alterazione delle superfici articolari; riconosce anche questa una base genetica, influenzata da diversi fattori ambientali, nutrizionali, traumi etc.
Essendo estremamente varie le possibili alterazioni (anomalie dello sviluppo della cartilagine articolare, mancata unione o frammentazione dei processi articolari, lussazioni congenite etc.) sono richieste, oltre ad una visita ortopedica, radiografie della parte, in più proiezioni, in anestesia generale. I tipi di cani predisposti, sono sempre soggetti giovani di taglia media-grande o gigante.
Pertanto in genere consigliamo di effettuare in una unica seduta anestesiologica, sia le radiografie per il controllo dell’anca che del gomito. Il trattamento è in relazione al tipo di lesione riscontrata; accanto alla terapia cosiddetta conservativa, quindi con moderato esercizio fisico, dieta controllata, si ha l’intervento chirurgico, che prevede un curettage della articolazione e rimozione degli eventuali frammenti articolari non saldatisi.